Claut: perla della Valcellina

CLAUT: clausum. Lassù, all’apice della Valcellina, chiuso tra i monti all’ombra di boschi secolari, riparato da cime innevate, vedetta di un “groppo” di case che si prendono per mano in esigui cortili ancora vivi pel vocìo ed il giocare di bambini incuranti del freddo, della neve, o delle calure estive.

CLAUT: perla della Valcellina, non a caso incastonata in una conca “ad hoc” dove frastuoni, sfrenati divertimenti o diavolerie di altro genere non allignano poiché il terreno è fertile solo per un altro tipo di divertimento, di piacere. Il piacere che comporta fatica, sforzo, amore per una natura che ti dà solo se a lei ti avvicini con garbo per sorreggerla, curarla; aprirti a lei per vedere al di là e al di sopra di facili e limitati orizzonti.

Ecco allora che Claut si offre come uno scrigno da aprire,da scrutare nei sentieri da mantenere puliti, nel sottobosco da arieggiare, nelle piste invernali di sci alpinismo da segnare con cura, tecnica e preparazione; nelle malghe e rifugi da mantenere nelle loro integrità; negli aspetti di artigianato (lavorazione del legno, produzione di “scarpèth”, lavorazione del latte) da tramandare alle giovani generazioni; negli aspetti culturali (museo della casa clautana, la fluitazione, il carbone, la calce, i mulini ad acqua, il taglio del bosco, il mugolio) da riproporre ed approfondire quale momento di apprendimento e rivisitazione di tutta l’operosità che ha mantenuto in vita questo paese; nelle manifestazioni religiose (le processioni, il venerdì santo, la partecipazione ai lutti, il calore del santo natale). Aspetti che non possono attrarre l’insensibile, il facilone, il “voglio subito e tutto”, aspetti che per goderne l’intrinseco valore abbisognano di sentimenti che vanno oltre l’apparenza, il divertimento spicciolo.

Ecco allora che il clautano che è ben radicato nella sua valle si unisce nelle varie associazioni portando il suo contributo fisico ed intellettivo per dare ulteriore corpo a tutti questi aspetti che hanno offerto a continueranno ad offrire a Claut solo ed unicamente un valore montano, pulito ove il forestiero, il villeggiante di poche ma selettive pretese, l’insegnante pendolare oppure (come avviene già da qualche tempo) il cittadino che vuol vivere anche solo i week-end in una realtà primordiale possono trovare la serenità che permette di camminare tra la neve che cade avvolti nella quiete di desideri che si possono avverare.

CLAUT

Crocchi di case |Imbiancate| Da un bagliore |Di luna.
Collana di cime| Illuminate | Da un raggio | Di sole.
Suono di Cellina | Canticchiare di ruscelli| Pianti silenziosi | Lungo le mie strade | Cariche di vuoto.
Bianca

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